Diventa donatore
Capita molto spesso che si abbia il desiderio di donare il sangue... altrettanto spesso capita che mille domande e mille dubbi colgano il futuro donatore. In questa pagina del sito si cerca di dare una risposta a tutte quelle richieste che spesso rischiano di compromettere la decisione iniziale.
A questo proposito le linee guida dell'AVIS nazionale sono chiare e precise e l'indicazione è quella di farle proprie avendo cura si segnalarle in modo adeguato su ogni sito web provinciale.
Età
18-60 anni (per candidarsi a diventare donatori).
Chiunque desideri donare il sangue per la prima volta dopo i 60 anni può essere accettato a discrezione del medico responsabile della selezione. È possibile continuare a donare fino al compimento del 65° anno d’età e fino al 70° anno previa valutazione del proprio stato di salute.
Peso
Non inferiore ai 50 kg.
Stato di salute
Buono.
Stile di vita
Nessun comportamento a rischio che possa compromettere la nostra salute e/o quella di chi riceve il nostro sangue.
L’idoneità alla donazione del sangue viene stabilita da un medico mediante un colloquio, una valutazione clinica e una serie di esami di laboratorio previsti per garantire la sicurezza del donatore e del ricevente.
L’elenco completo dei requisiti fisici del donatore è contenuto nell'allegato IV del Decreto del Ministero della Salute del 2 novembre 2015 recante “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”.
Valutazione clinica e firma del modulo di accettazione
Chi desidera diventare donatore di sangue può prendere contatto con la a title="sede AVIS più vicina"""""sede AVIS più viina .
Prima di donare il sangue, il donatore (o aspirante tale) è tenuto a compilare un questionario finalizzato a conoscere il suo stato di salute (presente e passato) e il suo stile di vita. Il successivo colloquio e la visita con un medico aiuteranno ad approfondire le risposte alle domande contenute nel questionario.
Il prelievo
Il mattino del prelievo è preferibile aver fatto una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute, tè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati semplici.
Esami e controlli
Al fine di garantire elevati livelli di qualità e sicurezza del sangue e per tutelare la salute sia del donatore, sia dei pazienti, ad ogni donazione il sangue prelevato viene sottoposto ai seguenti esami:
- Esame emocromocitometrico completo.
- Esami per la qualificazione biologica del sangue e degli emocomponenti di seguito elencati:
– HBsAg (antigene di superficie del virus dell’epatite virale B);
– Anticorpi anti-HCV (anticorpo contro il virus dell’epatite virale C);
– Test sierologico per la ricerca combinata di anticorpo anti HIV (anticorpo contro il virus
dell’AIDS) 1-2 e antigene HIV 1-2;
– Anticorpi anti-Treponema Pallidum (TP) con metodo immunometrico (contro la sifilide);
– HBV/HCV/HIV 1 NAT (test per rilevare la presenza dei virus de lle epatiti virali B, C e dell’AIDS).
Quando si va a donare il sangue la prima volta vengono, inoltre, eseguiti i seguenti esami per la determinazione dei gruppi sanguigni:
- Fenotipo ABO mediante test diretto e indiretto.
- Fenotipo Rh completo.
- Determinazione dell’antigene Kell e, in caso di positività dello stesso, ricerca dell’antigene Cellano.
- Ricerca degli anticorpi irregolari anti-eritrocitari.
Il donatore periodico è sottoposto, con cadenza almeno annuale, anche ai seguenti controlli ematochimici: glicemia, creatininemia, alanin-amino-transferasi, colesterolemia totale e HDL, trigliceridemia, protidemia totale, ferritinemia.
Dopo il prelievo
Dopo il prelievo viene offerto un ristoro per reintegrare i liquidi e migliorare il comfort postdonazione e non si devono svolgere attività e/o hobby rischiosi.
1. Anonimato
L’identità del donatore e del ricevente sono gestite nel rispetto della privacy dagli operatori del Sistema trasfusionale e dalle associazioni di volontariato.
2. Responsabilità
La donazione del sangue è una scelta libera, consapevole e responsabile.
3. Volontariato
Il sangue e gli emocomponenti non possono essere fonte di profitto; il valore di una unità di sangue/emocomponente è fissato in base agli oneri sostenuti per la raccolta, la preparazione, la qualificazione e la distribuzione dei prodotti sanguigni.
4. Gratuità
La donazione del sangue è gratuita e non può essere remunerata in alcun modo. In Italia la donazione a pagamento è perseguibile per legge in base all’art. 22 della legge 219/2005.
5. Igiene
ll materiale utilizzato per ogni prelievo è sterile e monouso.
6. Qualità
Il rispetto delle buone pratiche e i numerosi controlli sui materiali utilizzati garantiscono la miglior qualità dei prodotti trasfusionali.
7. Periodicità
Il sangue di donatori periodici rappresenta una garanzia di affidabilità e sicurezza per il ricevente nonché certezza di approvvigionamenti. Il donatore periodico è controllato dal punto di vista medico, in quanto sottoposto ad accurate visite e attenti controlli sul sangue.
Sicurezza
La sicurezza degli emocomponenti trasfusi (globuli rossi, piastrine, plasma), oltre alla tutela della salute di donatori e trasfusi, costituisce l’obiettivo primario che il Servizio Sanitario Nazionale e i trasfusionisti si sono imposti.
L’accurata selezione del donatore, le indagini di laboratorio di ultima generazione, il buon uso del sangue, l’emovigilanza hanno, tra le altre, tre finalità principali:
- Salvaguardare la salute del donatore.
- Escludere la trasmissione di malattie infettive.
- Verificare la corrispondenza del gruppo sanguigno.
Centrifugazione e separazione dei componenti
Con la centrifugazione e la successiva separazione dei componenti del sangue si ottengono:
- Una sacca di globuli rossi.
- Una sacca di plasma.
- Una sacca di buffy-coat (leucociti e piastrine).
Validazione
Tutti gli emocomponenti ottenuti dalla fase di lavorazione possono essere utilizzati solo quando le indagini di laboratorio ne hanno stabilito l’idoneità all’utilizzo.
Gli esami siero-virologici effettuati sono volti a smascherare la possibile presenza di agenti infettanti quali i virus causa di epatite B o C, l’HIV o la sifilide. In laboratorio vengono utilizzate indagini sofisticatissime e di alta sensibilità, comprese quelle in biologia molecolare che, combinate con l’accurata selezione del donatore ed un oculato utilizzo degli emocomponenti, consentono oggi di definire un rischio residuo per tali malattie per via trasfusionale praticamente trascurabile.